Scaldacqua a Metano

Molte famiglie o singoli hanno nella loro abitazione uno scaldacqua a metano, però magari non hanno mai studiato approfondito del suo funzionamento, nonché le caratteristiche. In questi casi Infatti le opzioni possono essere differenti, visto che tutto dipende dalla tecnologia utilizzata per produrre acqua, tenendo presente però che per quanto riguarda il boiler domestico quasi sempre l’acqua calda sarà legata alla combustione di metano, oppure gas, o ancora GPL.

 Traducendo questo significa che quando si apre il rubinetto un particolare sistema di membrane, andrà in decompressione attivando al contempo una valvola, la quale è fondamentale perché permette al combustibile di fuoriuscire.

 La fiamma servirà per avviare invece il riscaldamento dell’acqua che si muove direzionando nel rubinetto. Però se anche l’attivazione della scintilla è precisa in tutti gli scaldabagni a gas, è anche vero che ogni modello presenta comunque delle differenze.

 Risulta importante anche ricordare che non bisogna fare confusione, perché quando si parla di scaldabagno a gas ci si riferisce al boiler, il quale non è connesso all’impianto di riscaldamento, ma al sistema che produce acqua sanitaria.

 Specificare questo punto è importante in modo da non confondere lo scaldabagno con la caldaia, la quale la possiamo trovare anche di vari modelli e tecnologia, nonché tipologie, mentre per quanto riguarda il boiler è invece solo di due tipologie e cioè b o c.

 Il boiler di tipologia B si caratterizza per avere una fiamma pilota a vista, oltre al fatto che si può chiamare anche in camera aperta, caratterizzandosi comunque per avere un naturale tiraggio.

Il boiler invece di tipologia C è molto più moderno visto che possiede una camera stagna: ed ecco perché in questo caso la fiamma a vista non sarà visibile da noi.

  Questo modello si caratterizza anche per il fatto che i fumi di scarico sono esposti utilizzando un tiraggio forzato. Però in ogni caso bisogna ricordare che, a prescindere dalla tecnologia, i vari tipi di boiler, hanno come peculiarità quella di differenziarsi per capacità, e per potenza, oltre che per produzione di anidride carbonica e fumi di scarto.

 Funzionamento di questa tipologia di scaldabagno

 Per quanto riguarda lo scaldabagno a metano e a gas diciamo che tutto dipende dalla tecnologia perché possiamo trovare due modelli diversi, e cioè quello istantaneo e quello ad accumulo.

 Quest’ultimo è quello più conosciuto soprattutto perché al suo interno il riscaldamento e dell’acqua avviene esclusivamente nel momento in cui si apre il rubinetto dell’acqua calda, per poi smettere quando viene chiuso.

 A volte quando però produce acqua calda ci possono essere dei ritardi che saranno legati solo alla distanza tra boiler e rubinetto, tenendo presente che i modelli più moderni di scaldacqua ci permettono per fortuna di poter regolare la temperatura dell’acqua.

 Questo aspetto non è da sottovalutare perché, nel momento in cui abbiamo temperature estreme come per esempio quelle estive potremmo optare per un livello più basso, e viceversa.

 In definitiva sarà importante trovare un boiler a metano di alto livello in modo anche da risparmiare per quanto riguarda i consumi: ed ecco perché è meglio rivolgersi alle aziende leader nel settore.

Tipologia

Elettrico (boiler)

Lo scaldabagno elettrico si basa sull’effetto Joule: l’energia elettrica alimenta una serpentina costituita da un resistore, la quale sviluppa calore che viene ceduto all’acqua all’interno di un serbatoio, che quindi si riscalda. È presente un termostato che tiene sotto controllo la temperatura dell’acqua e regola l’accensione e lo spegnimento della serpentina in modo da mantenere la temperatura sempre all’interno di un range di 35-60 °C. Il suo utilizzo si perfeziona miscelando l’acqua da esso riscaldata con quella (fredda) presente normalmente nell’impianto idraulico a piacimento dell’utilizzatore finale. Questo tipo di scaldabagno, detto anche boiler, trova impiego nelle abitazioni dove non sono previste spese eccessive di energia elettrica per altre cause, poiché effettua un grosso assorbimento di corrente elettrica, l’acqua impiega molto tempo a riscaldarsi e, una volta calda, a causa del limitato isolamento termico del serbatoio, tende a raffreddarsi velocemente, e la resistenza deve lavorare di continuo per mantenerla in temperatura. Esiste anche lo scaldabagno elettrico “istantaneo”, non ad accumulo, nel quale l’acqua viene scaldata solo al momento in cui ce n’è bisogno e nella quantità necessaria, ma che generalmente ha una potenza assorbita istantanea notevolmente più elevata (da 3 a oltre 10 kW) contro gli 1-2 kW di un comune boiler ad accumulo. Un tipo di boiler elettrico ad accumulo che sta prendendo piede è il sistema a pompa di calore, costituito da un boiler elettrico ad accumulo in cui il riscaldamento avviene inizialmente tramite una pompa di calore, molto più efficiente di una resistenza, fino a quando l’acqua raggiunge una temperatura intorno ai 55 °C, dopodiché il riscaldamento finale a 60 – 80 °C (anti-legionella) viene effettuato con la normale resistenza, poiché la pompa di calore è meno efficiente della resistenza alle alte temperature.

A gas (caldaia)

Lo scaldabagno a gas, invece che con una serpentina elettrica, riscalda l’acqua mediante una fiamma alimentata a gas metanobutano o GPL, modulando l’intero flusso idrico a una temperatura prefissata. A differenza dello scaldabagno elettrico, che rimane acceso anche per diverse ore per mantenere l’acqua in temperatura per colpa della normale perdita di calore dell’acqua all’interno del serbatoio, lo scaldabagno a gas accende istantaneamente la fiamma ogni volta che viene richiesta acqua calda e la spegne appena la richiesta viene interrotta, ed è quindi molto più conveniente dal punto di vista economico. Uno scaldabagno a gas è costituito da un corpo metallico contenente un tubo che corre a spirale al di sopra di una platea di ugelli per fiamma, e può utilizzare una fiamma pilota. Il funzionamento è relativamente semplice: la decompressione dell’acqua dovuta all’apertura del rubinetto apre una valvola che porta un notevole afflusso di gas agli ugelli, questo gas viene innescato dalla fiamma pilota, brucia e riscalda così l’acqua che passa nel tubo a spirale. Alla chiusura del rubinetto, la valvola toglie gas agli ugelli. La fiammella pilota deve restare sempre accesa: in caso di spegnimento accidentale (ad esempio per un colpo d’aria o una bolla nell’impianto di alimentazione a gas) una termocoppia (o un altro dispositivo di rilevazione) rileva l’assenza della fiamma e blocca completamente l’afflusso di gas fino a quando non viene eseguito un ripristino manuale, per evitare perdite di gas e conseguenti potenziali incidenti. Nei modelli più recenti la fiamma pilota è spesso sostituita da una scintilla elettrica che viene scoccata da un elettrodo o da una resistenza elettrica, che svolgono la stessa funzione (è sempre presente un rilevatore che nel caso in cui la scintilla non riesca ad accendere la fiamma manda in blocco l’apparecchio). In questo modo si ottiene un ulteriore risparmio economico, in quanto si elimina il consumo di gas dovuto alla fiamma pilota e si utilizza soltanto il gas strettamente necessario per il riscaldamento dell’acqua. Essendo dotato di dispositivi meccanici abbastanza delicati, atti a regolare il flusso dell’acqua, le case costruttrici consigliano all’atto dell’installazione di uno scaldabagno a gas l’impiego di un filtro meccanico, il quale serve a fermare le impurità solide eventualmente presenti nell’acqua di ingresso.

A legna

Lo scaldabagno a legna è un apparecchio nato nel corso del XX secolo per riscaldare l’acqua del bagno. È in uso ancora oggi, dato che il riscaldamento dell’acqua è rapido e poco costoso. Il principio di funzionamento è con alimentazione solida, in quanto il calore si ottiene bruciando legna nel fornello posto sotto il serbatoio. Oggi questo dispositivo esiste anche abbinato ad alimentazione elettrica con resistenza 1000-1200W. (Wikipedia)

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