Sono molte le persone potenzialmente interessate all’acquisto di uno scaldacqua a gas che sanno essere un dispositivo molto importante per qualsiasi casa dove non c’è una caldaia e dove giustamente se ne ha bisogno per poter avere acqua calda a disposizione grazie all’utilizzo di gas naturale o gas propano in questo caso e se avessimo parlato di scaldabagno elettrico grazie all’elettricità chiaramente.
Come dicevamo ritrovarsi in una casa dove non c’è una caldaia e dove c’è magari un condizionatore caldo freddo per riscaldarsi oppure una stufa, è chiaro che ci pone nella condizione di dover pensare ad uno scaldabagno e starà a noi decidere se ci conviene acquistare uno a gas oppure uno elettrico sempre con l’obiettivo di avere acqua calda e tutto l’anno se per esempio vogliamo farci una doccia rilassante dopo la palestra o prima andrà al lavoro e in qualsiasi altro momento.
Certo la scelta non è una delle più facili perché anche se già decidiamo per esempio di optare per uno scaldacqua a gas poi ci sono tante aziende che vendono questi dispositivi, aziende che tra l’altro al loro interno avranno tanti modelli e quindi la confusione aumenta sempre di più.
Comunque, se una persona si ritrova ancora a dover scegliere tra uno e gas e uno elettrico dovrà valutare i pro e contro di ognuno per capire quale gli conviene in base alla sua situazione specifica.
Di sicuro quando parliamo di dispositivi a gas parliamo di modelli che hanno un ottimo livello di efficienza energetica e quindi un livello superiore rispetto a quelli elettrici e questo perché utilizzano il gas come combustibile e soprattutto perché riscaldano l’acqua molto più velocemente e quindi hanno bisogno di meno energia rispetto ad un altro modello elettrico.
Altra cosa interessante in questo contesto riguarda i costi di esercizio inferiori per il motivo che dicevamo sopra e cioè che spendiamo meno soldi sulle bollette.
Così come dobbiamo considerare che, se per esempio c’è un blackout elettrico uno scaldabagno elettrico non lo possiamo usare e così non funziona con quello a gas.
Non è mai facile scegliere tra uno scaldabagno a gas e uno elettrico
Come dicevamo nel titolo di questa seconda parte non è sempre facile scegliere tra uno scaldabagno a gas e un elettrico e noi nella prima parte abbiamo parlato dei vantaggi del primo rispetto al secondo, però ci sono sempre dei contro qualsiasi cosa scegliamo.
Per esempio, se scegliamo uno a gas poi è chiaro che dobbiamo garantirgli un livello di manutenzione costante che non è richiesto se parliamo di un elettrico e quindi questi sono dei soldi in più che investiamo se vogliamo parlare di svantaggi.
Così come potenzialmente uno scaldabagno a gas può essere più pericoloso, per esempio, rispetto a delle perdite e sono tutte cose delle quali dobbiamo tenere conto.
E soprattutto dobbiamo sempre stanziare un budget perché quello ci può aiutare a fare ulteriore scrematura mettendo da parte dei modelli che hanno delle tariffe per noi troppo alte in poche parole.
Tipologia
Elettrico (boiler)
Lo scaldabagno elettrico si basa sull’effetto Joule: l’energia elettrica alimenta una serpentina costituita da un resistore, la quale sviluppa calore che viene ceduto all’acqua all’interno di un serbatoio, che quindi si riscalda. È presente un termostato che tiene sotto controllo la temperatura dell’acqua e regola l’accensione e lo spegnimento della serpentina in modo da mantenere la temperatura sempre all’interno di un range di 35-60 °C. Il suo utilizzo si perfeziona miscelando l’acqua da esso riscaldata con quella (fredda) presente normalmente nell’impianto idraulico a piacimento dell’utilizzatore finale. Questo tipo di scaldabagno, detto anche boiler, trova impiego nelle abitazioni dove non sono previste spese eccessive di energia elettrica per altre cause, poiché effettua un grosso assorbimento di corrente elettrica, l’acqua impiega molto tempo a riscaldarsi e, una volta calda, a causa del limitato isolamento termico del serbatoio, tende a raffreddarsi velocemente, e la resistenza deve lavorare di continuo per mantenerla in temperatura. Esiste anche lo scaldabagno elettrico “istantaneo”, non ad accumulo, nel quale l’acqua viene scaldata solo al momento in cui ce n’è bisogno e nella quantità necessaria, ma che generalmente ha una potenza assorbita istantanea notevolmente più elevata (da 3 a oltre 10 kW) contro gli 1-2 kW di un comune boiler ad accumulo. Un tipo di boiler elettrico ad accumulo che sta prendendo piede è il sistema a pompa di calore, costituito da un boiler elettrico ad accumulo in cui il riscaldamento avviene inizialmente tramite una pompa di calore, molto più efficiente di una resistenza, fino a quando l’acqua raggiunge una temperatura intorno ai 55 °C, dopodiché il riscaldamento finale a 60 – 80 °C (anti-legionella) viene effettuato con la normale resistenza, poiché la pompa di calore è meno efficiente della resistenza alle alte temperature.
A gas (caldaia)
Lo scaldabagno a gas, invece che con una serpentina elettrica, riscalda l’acqua mediante una fiamma alimentata a gas metano, butano o GPL, modulando l’intero flusso idrico a una temperatura prefissata. A differenza dello scaldabagno elettrico, che rimane acceso anche per diverse ore per mantenere l’acqua in temperatura per colpa della normale perdita di calore dell’acqua all’interno del serbatoio, lo scaldabagno a gas accende istantaneamente la fiamma ogni volta che viene richiesta acqua calda e la spegne appena la richiesta viene interrotta, ed è quindi molto più conveniente dal punto di vista economico. Uno scaldabagno a gas è costituito da un corpo metallico contenente un tubo che corre a spirale al di sopra di una platea di ugelli per fiamma, e può utilizzare una fiamma pilota. Il funzionamento è relativamente semplice: la decompressione dell’acqua dovuta all’apertura del rubinetto apre una valvola che porta un notevole afflusso di gas agli ugelli, questo gas viene innescato dalla fiamma pilota, brucia e riscalda così l’acqua che passa nel tubo a spirale. Alla chiusura del rubinetto, la valvola toglie gas agli ugelli. La fiammella pilota deve restare sempre accesa: in caso di spegnimento accidentale (ad esempio per un colpo d’aria o una bolla nell’impianto di alimentazione a gas) una termocoppia (o un altro dispositivo di rilevazione) rileva l’assenza della fiamma e blocca completamente l’afflusso di gas fino a quando non viene eseguito un ripristino manuale, per evitare perdite di gas e conseguenti potenziali incidenti. Nei modelli più recenti la fiamma pilota è spesso sostituita da una scintilla elettrica che viene scoccata da un elettrodo o da una resistenza elettrica, che svolgono la stessa funzione (è sempre presente un rilevatore che nel caso in cui la scintilla non riesca ad accendere la fiamma manda in blocco l’apparecchio). In questo modo si ottiene un ulteriore risparmio economico, in quanto si elimina il consumo di gas dovuto alla fiamma pilota e si utilizza soltanto il gas strettamente necessario per il riscaldamento dell’acqua. Essendo dotato di dispositivi meccanici abbastanza delicati, atti a regolare il flusso dell’acqua, le case costruttrici consigliano all’atto dell’installazione di uno scaldabagno a gas l’impiego di un filtro meccanico, il quale serve a fermare le impurità solide eventualmente presenti nell’acqua di ingresso.
A legna
Lo scaldabagno a legna è un apparecchio nato nel corso del XX secolo per riscaldare l’acqua del bagno. È in uso ancora oggi, dato che il riscaldamento dell’acqua è rapido e poco costoso. Il principio di funzionamento è con alimentazione solida, in quanto il calore si ottiene bruciando legna nel fornello posto sotto il serbatoio. Oggi questo dispositivo esiste anche abbinato ad alimentazione elettrica con resistenza 1000-1200W. (Wikipedia)