Scaldabagno Elettrico Basso Consumo

Quando sentiamo parlare di caro energia ci ricordiamo di questo argomento che negli ultimi mesi ha interessato ma soprattutto ha messo in difficoltà molte persone. Questo è il motivo per il quale può essere molto positivo andare ad informarsi sullo scaldabagno elettrico basso consumo, proprio perché possiamo avere a che fare con un dispositivo che non solo costa poco, ma offre il vantaggio, soprattutto per i nuovi modelli, di consumi energetici abbastanza ridotti.

 Per capire il funzionamento bisogna ricordarsi che ci sono due tipologie di apparecchio in questione e cioè quello ad accumulo che funziona raccogliendo acqua dentro un serbatoio, per poi riscaldarla per un periodo di tempo e per conservarla per l’intero giorno.

 Quindi un boiler elettrico si fonda su un effetto all’interno del quale l’energia elettrica è attiva e alimenta una serpentina che andrà a sviluppare calore, che sarà ceduta all’acqua dentro il serbatoio che si riscalda.

 In ogni caso sarà molto importante un termostato per monitorare la temperatura visto che dovrà regolare l’accensione e lo spegnimento della serpentina in modo da preservare una temperatura che sia costante e che vada circa dai 30-60 gradi.

 Inoltre una persona se vuole usarlo meglio potrebbe mischiare l’acqua riscaldata con quella fredda che c’è nell’impianto idraulico, mentre quello istantaneo riscalda l’acqua al momento senza accumularla.

 In pratica quindi nello scaldabagno elettrico istantaneo succederà che l’acqua sarà scaldata solo nel momento in cui se ne avrà bisogno e nella quantità necessaria per quel momento.

 La differenza rispetto al boiler elettrico ad accumulo è legata alla potenza visto che può raggiungere circa 10 kilowatt contro i due di quello ad accumulo.

 Quale scegliere tra le due tipologie

A questo punto quindi ci si ritrova a dover scegliere tra le due tipologie di scaldabagno cercando di capire vantaggi e svantaggi. Diciamo subito che quello ad accumulo è da preferire nel momento in cui in quella abitazione non sono previste ingenti spese di energia elettrica per altri motivi.

 Diciamo questo perché lo scaldabagno assorbe molta energia elettrica, oltre al fatto che impiegherà tanto tempo per scaldarsi. Inoltre nel momento in cui diventa calda per via dello scarso isolamento termico del serbatoio tenderà a raffreddarsi in maniera veloce, comportando uno sforzo ulteriore alla resistenza: ed è questo che provocherà consumi energetici maggiori, proprio perché c’è bisogno di mantenere la temperatura.

 Lo scaldabagno istantaneo invece è proprio uno scaldabagno elettrico che si caratterizza per i consumi bassi e che ha anche dimensioni limitate Il che risulta un grande vantaggio nel momento in cui bisogna installarlo in uno spazio piccolo.

 Inoltre visto che non dispone di un serbatoio riscalderà l’acqua calda in maniera immediata attraverso una potente resistenza che avviene quando viene aperto il rubinetto dell’acqua: però pur essendo uno scaldabagno a basso consumo bisogna ricordare che impiega una potenza notevole.

Ed ecco perché chi lo sceglierà dovrà affidarsi al potenziamento del contatore elettrico in modo da evitare eventuali cali di corrente che possono succedere, nel momento in cui lo scaldabagno istantaneo doveva essere usato contemporaneamente ad altri elettrodomestici.

Link Utili:

Forse non sapevi che…

Lo scaldabagno è un apparecchio la cui funzione è quella di riscaldare l’acqua di un impianto idraulico locale. È molto diffuso in abitazioni/uffici con impianto di riscaldamento ambientale centralizzato o assente – in ogni caso quando non attivo per il riscaldamento dell’acqua per l’utilizzo diretto per igiene/cucina, mentre in strutture con termo autonomo spesso viene sostituito da un modello di caldaia per il riscaldamento avente anche funzione di scaldabagno. I modelli più diffusi sono lo scaldabagno elettrico e lo scaldabagno a gas. Il nome deriva dal fatto che tradizionalmente veniva installato nella stanza del bagno proprio con lo scopo di produrre solo l’acqua calda necessaria per l’igiene delle persone, in un periodo storico in cui non vi era altro genere di impianti di riscaldamento o necessità di produzione di acqua calda per usi diversi dall’igiene personale.

Tipologia

Elettrico (boiler)

Lo scaldabagno elettrico si basa sull’effetto Joule: l’energia elettrica alimenta una serpentina costituita da un resistore, la quale sviluppa calore che viene ceduto all’acqua all’interno di un serbatoio, che quindi si riscalda. È presente un termostato che tiene sotto controllo la temperatura dell’acqua e regola l’accensione e lo spegnimento della serpentina in modo da mantenere la temperatura sempre all’interno di un range di 35-60 °C. Il suo utilizzo si perfeziona miscelando l’acqua da esso riscaldata con quella (fredda) presente normalmente nell’impianto idraulico a piacimento dell’utilizzatore finale. Questo tipo di scaldabagno, detto anche boiler, trova impiego nelle abitazioni dove non sono previste spese eccessive di energia elettrica per altre cause, poiché effettua un grosso assorbimento di corrente elettrica, l’acqua impiega molto tempo a riscaldarsi e, una volta calda, a causa del limitato isolamento termico del serbatoio, tende a raffreddarsi velocemente, e la resistenza deve lavorare di continuo per mantenerla in temperatura. Esiste anche lo scaldabagno elettrico “istantaneo”, non ad accumulo, nel quale l’acqua viene scaldata solo al momento in cui ce n’è bisogno e nella quantità necessaria, ma che generalmente ha una potenza assorbita istantanea notevolmente più elevata (da 3 a oltre 10 kW) contro gli 1-2 kW di un comune boiler ad accumulo. Un tipo di boiler elettrico ad accumulo che sta prendendo piede è il sistema a pompa di calore, costituito da un boiler elettrico ad accumulo in cui il riscaldamento avviene inizialmente tramite una pompa di calore, molto più efficiente di una resistenza, fino a quando l’acqua raggiunge una temperatura intorno ai 55 °C, dopodiché il riscaldamento finale a 60 – 80 °C (anti-legionella) viene effettuato con la normale resistenza, poiché la pompa di calore è meno efficiente della resistenza alle alte temperature.

A gas (caldaia)

Lo scaldabagno a gas, invece che con una serpentina elettrica, riscalda l’acqua mediante una fiamma alimentata a gas metanobutano o GPL, modulando l’intero flusso idrico a una temperatura prefissata. A differenza dello scaldabagno elettrico, che rimane acceso anche per diverse ore per mantenere l’acqua in temperatura per colpa della normale perdita di calore dell’acqua all’interno del serbatoio, lo scaldabagno a gas accende istantaneamente la fiamma ogni volta che viene richiesta acqua calda e la spegne appena la richiesta viene interrotta, ed è quindi molto più conveniente dal punto di vista economico. Uno scaldabagno a gas è costituito da un corpo metallico contenente un tubo che corre a spirale al di sopra di una platea di ugelli per fiamma, e può utilizzare una fiamma pilota. Il funzionamento è relativamente semplice: la decompressione dell’acqua dovuta all’apertura del rubinetto apre una valvola che porta un notevole afflusso di gas agli ugelli, questo gas viene innescato dalla fiamma pilota, brucia e riscalda così l’acqua che passa nel tubo a spirale. Alla chiusura del rubinetto, la valvola toglie gas agli ugelli. La fiammella pilota deve restare sempre accesa: in caso di spegnimento accidentale (ad esempio per un colpo d’aria o una bolla nell’impianto di alimentazione a gas) una termocoppia (o un altro dispositivo di rilevazione) rileva l’assenza della fiamma e blocca completamente l’afflusso di gas fino a quando non viene eseguito un ripristino manuale, per evitare perdite di gas e conseguenti potenziali incidenti. Nei modelli più recenti la fiamma pilota è spesso sostituita da una scintilla elettrica che viene scoccata da un elettrodo o da una resistenza elettrica, che svolgono la stessa funzione (è sempre presente un rilevatore che nel caso in cui la scintilla non riesca ad accendere la fiamma manda in blocco l’apparecchio). In questo modo si ottiene un ulteriore risparmio economico, in quanto si elimina il consumo di gas dovuto alla fiamma pilota e si utilizza soltanto il gas strettamente necessario per il riscaldamento dell’acqua. Essendo dotato di dispositivi meccanici abbastanza delicati, atti a regolare il flusso dell’acqua, le case costruttrici consigliano all’atto dell’installazione di uno scaldabagno a gas l’impiego di un filtro meccanico, il quale serve a fermare le impurità solide eventualmente presenti nell’acqua di ingresso.

A legna

Lo scaldabagno a legna è un apparecchio nato nel corso del XX secolo per riscaldare l’acqua del bagno. È in uso ancora oggi, dato che il riscaldamento dell’acqua è rapido e poco costoso. Il principio di funzionamento è con alimentazione solida, in quanto il calore si ottiene bruciando legna nel fornello posto sotto il serbatoio. Oggi questo dispositivo esiste anche abbinato ad alimentazione elettrica con resistenza 1000-1200W. (Wikipedia)

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